Tild Greene
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a cura di
Giulia Pollicita
Lustra (SA), Campania
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Tild Greene (UK, 1994) vive e lavora ad Amsterdam. Dopo aver conseguito il BA presso il Camberwell College of Art – University of the Arts London (2014–2017), ha partecipato al programma di residenza di De Ateliers, Amsterdam (2020–2022). La sua pratica indaga la resilienza, la capacità e il compimento, osservando come queste qualità si manifestano nei corpi e negli oggetti. Il potenziale di attivazione – il passaggio da una forma latente a un’esperienza incarnata – è una forza motrice del suo lavoro.
Greene combina oggetti prefabbricati, metodi industriali e materiali organici, spesso elementi commestibili o consumabili, che conferiscono alle sculture una dimensione umana, come una seconda pelle, soglia tra corpo reale e corpo suggerito. Questa attenzione si radica in una ricerca continua su consumo, domanda e mercificazione, articolata fisicamente attraverso tensioni, vincoli e vari gradi di permanenza.
Ha preso parte a mostre collettive presso Punt WG, Amsterdam (NL, 2022); Willie Creative Space, Amsterdam (NL, 2022); De Vleeshal, Middelburg (NL, 2023); Loods6, Amsterdam (NL, 2023); Projectspace 38.40, Amsterdam (NL, 2023); Galeria Stereo, Varsavia (PL, 2023); Moduł Obsługi Spraw, Varsavia (PL, 2025); Sharp Projects, Copenaghen (DK, 2022).
Mostre personali includono Galeria Fonti, Napoli (IT, 2024) e Galeria Stereo, Varsavia (PL, 2023). Ha partecipato a fiere d’arte come Liste Art Fair, Basilea (CH, 2023) e Arte Fiera, Bologna (IT, 2025).


Lustra (SA)
Campania

Ritrovamenti di strutture murarie e frammenti ceramici risalenti al IV-III secolo a.C. testimoniano l’antica origine del villaggio di Lustra. Rocca Cilento, oggi frazione del comune, ha avuto un ruolo centrale nella storia del territorio: il suo castello, ai cui piedi si sviluppò il borgo, fu sede della Baronia del Cilento, centro politico e militare dell’area. Durante la Guerra del Vespro (1282–1302), tra Angioini e Aragonesi, il castello rivestì un ruolo strategico nel conflitto per il controllo della Sicilia e dell’Italia meridionale. Tra i luoghi di maggior interesse storico e architettonico si segnalano: il Convento di San Francesco, fondato da San Bernardino da Siena nel 1427, decorato da un ciclo di affreschi sulla vita del Santo; la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, documentata dal 1583; la Chiesa di Santa Maria Vetere, oggi parte del complesso cimiteriale, risalente al XIV secolo e legata a una leggenda che narra del ritrovamento di una statua della Madonna nel tronco di un albero. Di particolare pregio è il Campanile di Santa Maria Vetere, esempio raro di architettura sacra con influenze arabo-sicule, databile tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo.
Tra i personaggi illustri originari del borgo si ricorda Francesco Giordano (1811–1898), patriota, ingegnere e politico, che dedicò la sua vita alla causa dell’unità e della libertà dell’Italia. Deputato per quattro legislature, fu una figura di spicco del liberalismo meridionale dell’Ottocento, sostenendo i principi di libertà e progresso.


Giulia Pollicita

Giulia Pollicita (Palermo, 1996) vive e lavora a Napoli ed è curatrice della Fondazione Morra Greco, Napoli.Attualmente svolge un dottorato di ricerca presso la University of the Arts London (UAL). stata assistente curatrice di Pierre Bal-Blanc per una mostra di Cezary Bodzianowski nel 2024 e di Salvatore Lacagnina per una mostra di Jimmie Durham nel 2022 Ha curato mostre presso diverse gallerie come Des Bains a Londra e Richard Saltoun a Roma. Scrive per riviste d’arte come Flash Art e NERO. Nel 2025 curerà la prima mostra personale istituzionale italiana di Marina Xenofontos.
Per Una Boccata d’Arte in Sicilia, ha curato il progetto di Isaac Chong Wai a Castiglione di Sicilia (2022), e in Campania i progetti di Serena Vestrucci a Cetara (2023) e Andrea Martinucci a Letino (2024).