Giuseppe Abate
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a cura di
Matilde Galletti
Altidona (FM), Marche
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Giuseppe Abate (Bari, 1987) si diploma in MA Material Futures, Central St Martins University (Londra UK, 2020) si diploma in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2011 e consegue un MA in Material Futures presso Central Saint Martins – University of the Arts London, nel 2020. Il suo lavoro è stato esposto in diverse istituzioni e gallerie tra cui: VOGA Art Project, Bari (IT, 2024); Copperfield Gallery, Londra (UK, 2023); Galleria Michela Rizzo, Venezia (IT, 2022); Cinema Galleggiante, Venezia (IT, 2022); Spazio Cabinet_Studiolo, Milano (IT, 2020); ADA Project Gallery, Roma (IT, 2019); Palazzo Barolo, Torino (IT, 2019); Assam State Museum, Guwahati (IN, 2017); Museo Nazionale della Montagna, Torino (IT, 2016); Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (IT, 2011; 2013; 2014; 2015); Rob Pruitt Flea Market c/o A + A Galley, Venezia (IT, 2015); Museo di Arte Contemporanea Pino Pascali, Bari (IT, 2012); Galleria Municipale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, Monfalcone (IT, 2011). Nel 2014 è selezionato tra gli artisti in residenza presso gli Atelier Bevilacqua La Masa, Venezia. Tra il 2016 e il 2018 prende parte al progetto di residenza Guwahati Research Program, a cura di Microclima Venezia, Assam IN. Nel 2018 è tra i finalisti del Premio Cairo, Milano. Nel 2023 vince la competizione per il progetto di scultura per il restauro della fontana situata nella corte ovest delle OGR, Torino; nello stesso anno, l'arazzo Piroètte realizzato in collaborazione con Giovanni Bonotto entra a fare parte della collezione permanente di Museo Fortuny di Venezia, attraverso il PAC e con la collaborazione del MUVE.


Altidona (FM)
Marche

Altidona sorge su una collina a 224 metri sul livello del mare, affacciata sulla Valle dell’Aso, tra il verde della campagna marchigiana e l’azzurro dell’Adriatico. Il nome antico Altum Dumum, di origine incerta, suggerisce radici latine arricchite da influssi linguistici diversi. La bellezza del paesaggio, con i suoi colori mutevoli tra vigne, campi di grano, girasoli, boschi e macchia mediterranea, ha favorito la nascita di un borgo perfettamente integrato con l’ambiente naturale.
A fine Ottocento, Altidona si distingue per lo sviluppo della tradizione fornaia. Nel 1890, Raffaele Bagalini fonda a Marina di Altidona una fornace Hoffmann, dando impulso a un’attività che trasformerà il volto del paese. Il settore fornisce tuttora occupazione a molti giovani fuochisti, contribuendo alla crescita e sviluppo del territorio. A testimonianza di questa storia, oggi si celebra ogni luglio una festa popolare, da cui è nato anche il celebre biscotto, il “Mattoncino del Fornaciaio.”
Negli ultimi anni, Altidona ha ricevuto importanti riconoscimenti: la Bandiera Blu (2021), l’ingresso nella rete ComuniCiclabili (2022) e nella Rete dei Comuni Sostenibili (2023), rafforzando il suo impegno in favore della qualità della vita, della mobilità sostenibile e dello sviluppo ambientale, sociale e culturale.


Matilde Galletti

Matilde Galletti è curatrice e docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Si è formata e ha collaborato con gli Archivi Gerardo Dottori di Perugia, con l’associazione a.titolo di Torino, con la rivista Titolo. Si è occupata di poesia visuale, lavorando all’archivio di Anna Oberto a Genova e alla catalogazione dell’archivio di Arrigo Lora-Totino. È ideatrice e curatrice di Karussell, progetto che promuove l’arte contemporanea nelle Marche del sud. Cura l’archivio dell’artista Mario Airò.
Per Una Boccata d’Arte 2024 ha curato il progetto di Caterina Morigi a San Ginesio (MC), nelle Marche.