Hetty Laycock
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a cura di
Elena Graglia
Ollomont (AO), Valle d'Aosta
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Hetty Laycock (Cambridge, UK, 1997) è una scultrice originaria dello Yorkshire, che si è laureata alla Falmouth University, Cornovaglia (UK, 2019) e all’Accademia di Belle Arti di Venezia (IT, 2024). La sua pratica fonde con naturalezza la trasformazione dei materiali e la collaborazione con i luoghi. Rispondendo alle sfide contemporanee della fragilità ecologica e della responsabilità nei confronti della materia, le sue sculture enfatizzano processi di erosione, crescita, distruzione, invecchiamento e trasformazione. Attraverso concetti come l’assenza di gravità, lo spazio negativo e gli elementi organici, le sue opere emulano – e talvolta integrano – fenomeni e processi naturali. Il suo lavoro invita lo spettatore a ripensare le possibilità dell’argilla, andando oltre le sue forme convenzionali per dare vita a opere che risuonano con i ritmi del mondo naturale.
Ha partecipato a residenze artistiche e mostre in diversi paesi, tra cui Regno Unito, Italia, Slovenia, Polonia, Taiwan e Cina. Un momento significativo della sua carriera è stata la residenza di tre mesi presso lo Swatch Art Peace Hotel di Shanghai, che si è conclusa con la sua prima mostra personale.
Attualmente è impegnata in nuovi progetti di ricerca scultorea tra Giappone, Belgio e Italia, dove continuerà ad approfondire la sua esplorazione della scultura contemporanea, dei temi della coesistenza, della prossimità.


Ollomont (AO)
Valle d'Aosta

Ollomont è un piccolo borgo di circa 170 abitanti situato al confine con la Svizzera, nella vallata della Valpelline. Il suo territorio si sviluppa attraverso una costellazione di villaggi tipici di montagna, dove l’agricoltura mantiene un ruolo centrale.
La sua storia affonda le radici all’epoca dei Salassi, quando Ollomont era un luogo di transito verso il Vallese. Tra i personaggi celebri che attraversarono questi sentieri figurano Giovanni Calvino, quando cercò rifugio in Svizzera, e Luigi Einaudi, Presidente della Repubblica Italiana, durante l’occupazione nazifascista.
Dal Settecento al 1952 fu un importante centro estrattivo di rame, testimonianza oggi valorizzata dal progetto MIMonve, che promuove il patrimonio storico e minerario del territorio attraverso la creazione di un parco dedicato.
Immerso in una natura incontaminata, Ollomont offre agli amanti della montagna sentieri di ogni livello: dalle passeggiate adatte a tutti fino alle grandi ascensioni alpine, tra cui il Mont Vélan, la Tête Blanche e il Grand Combin (4.314 m).
Il borgo propone attività sportive tutto l’anno: arrampicata su roccia e ghiaccio, mountain bike, sci di fondo e passeggiate a cavallo lungo l’ippovia dei Ru e del Col Fenêtre. In estate, il maneggio organizza corsi di equitazione per bambini. I più piccoli possono divertirsi anche sulla pista da sci per principianti, nello snowpark e nel nuovo Parco Avventura.
Pur non essendo tra le più rinomate mete turistiche della zona, Ollomont conquista chi sceglie di scoprirla, grazie alla sua flora, fauna, storia e all’impegno costante nella promozione della cultura e dell’arte locali.


Elena Graglia

Elena Graglia è un’operatrice culturale indipendente con base a Milano. Ha conseguito una laurea triennale in Conservazione e Gestione delle Attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e un master in Curatorial Practices presso l’Istituto Europeo di Design di Firenze. Per il progetto finale del master, ha curato Eco-existences: forms of the natural and the artificial, realizzato con il supporto della Fondazione Palazzo Strozzi. Nel 2023 è stata gallery manager presso la galleria Castiglioni di Milano, specializzandosi nel campo della pittura contemporanea, e nel 2024 ha lavorato come exhibition producer per il Padiglione del Kosovo alla Biennale di Venezia.