Gabriele Ermini
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a cura di
Irene Angenica
Oriolo Romano (VT), Lazio
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Gabriele Ermini (Figline Valdarno, 1996) è un artista la cui pratica si concentra principalmente sulla pittura. Attualmente vive e lavora a Bologna. Nel 2020 ha conseguito il diploma di primo livello in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze e, nel 2024, la laurea magistrale in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, sotto la guida di Luca Caccioni. Nel 2019 ha frequentato, in qualità di borsista, il Master di Approfondimento in Incisione e Stampa presso la Scuola Internazionale di Grafica d'Arte Il Bisonte di Firenze. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, tra cui: Flatlandia, a cura di Antonio Grulli, ArtNoble, Milano (IT, 2023); Hyper Contemporary, Hasbrook Gallery, Milwaukee (USA, 2022); Salon Palermo, a cura di Antonio Grulli, Rizzuto Gallery, Palermo (IT, 2021). Nel 2023 il suo lavoro è stato esposto ad Artefiera e presso la Fondazione Zucchelli a Bologna. Nel 2022 ha vinto il Premio Zucchelli, mentre nel 2021 è stato finalista nella categoria Arte Emergente del Premio Fabbri. Ha inoltre partecipato a diverse residenze artistiche, tra cui: D3CAM3RONE presso Casa Francesconi, Trevi (IT, 2025); il Simposio di pittura presso la Fondazione Lac o Le Mon, San Cesario (IT, 2023); e Lab for New Imaginations presso il MACRO - Museo di Arte Contemporanea, Roma (IT, 2022). Le sue opere sono state recensite su varie piattaforme specializzate, come Artribune, Exibart, ATP Diary, Generazione Critica e Smallzine.

Oriolo Romano (VT)
Lazio

Oriolo Romano, incastonato nella Tuscia tra Roma e Viterbo, sorge lungo l’antica Via Clodia, nei pressi del Lago di Bracciano. Fondato nel 1560 da Giorgio Santacroce, è uno dei rari esempi di insediamento urbanistico rinascimentale progettato come "città ideale".
Il cuore del borgo è il Palazzo Santacroce-Altieri, residenza nobiliare dal 1578 al 1604 e oggi parte del Polo Museale del Lazio. Circondato da un parco di otto ettari, il palazzo conserva affreschi e opere d’arte e si affaccia sulla monumentale Fontana delle Picche, attribuita al Vignola.A pochi passi, le Olmate, un complesso di viali alberati che si estendono da Montevirginio fino ad Oriolo Romano, collegando tra loro i due paesi. Tra le bellezze del territorio, la Mola dei Biscione è un antico mulino immerso nel verde, oggi centro del Parco della Mola: un angolo di bellezza incontaminata, perfetto per escursioni e passeggiate nella natura. La Faggeta vetusta di Monte Raschio, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO delle Antiche Faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa, rappresenta un eccezionale patrimonio naturale.
Oriolo conserva anche importanti luoghi di culto come la barocca Chiesa di San Giorgio e la Chiesa di Sant’Anna, e celebra la propria identità attraverso eventi come la festa di San Giorgio, la Sagra dell'Acquacotta, la Festa della Madonna della Stella, e la Festa del cacciatore, che celebra la cucina a base di cinghiale. Il mese di settembre è dedicato al fungo porcino, mentre durante le festività natalizie il borgo ospita un suggestivo presepe vivente.


Irene Angenica

Irene Angenica (Catania, 1991) è una curatrice educativa laureata in Storia dell’arte contemporanea e in Didattica dell’arte. Ha frequentato CAMPO presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e co-fondato il collettivo CampoBase. Ha collaborato con diverse istituzioni tra cui: Artissima a Torino, MACBA - Museu de Arte Contemporani de Barcelona, MAMbo - Museo d’arte moderna di Bologna.
Dal 2021 al 2025 è stata la responsabile delle attività educative e per il pubblico del MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma. La sua ricerca è orientata verso pratiche discorsive, laboratoriali e collettive privilegiando approcci non gerarchici, attività formative e conviviali.Per Una Boccata d’Arte 2024 ha curato il progetto di Elena Rivoltini a Bassiano, in Lazio.