Ludovica Carbotta
Paphos
a cura di
Giangavino Pazzola in collaborazione con Luca Spano
Aggius (SA), Sardegna
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L’intervento di Ludovica Carbotta ad Aggius, borgo in granito situato ai piedi del massiccio del Limbara, si pone in linea di continuità̀ con la ricerca avviata nel 2020 e, in occasione della terza edizione di Una Boccata d’Arte, si presenta sotto una forma nuova e inedita, una scultura praticabile in rapporto con l’ambiente e le persone. Paphos è un’installazione architettonica composta da elementi naturali ed artificiali che, a partire dalla progettazione e dalla realizzazione di una struttura di base in legno, cresce in maniera autonoma, costante e variabile, grazie al lavoro dell’artista e al contributo di singoli individui, gli abitanti e i visitatori, attraverso l’inserimento di materiali semplici recuperati nelle botteghe artigiane locali, come il sughero e la lana, o di recupero, ed assemblati sul posto. La produzione si inserisce all’interno di processi di natura collaborativa e offre il modo di documentare, raccontare e riflettere sul tempo specifico del luogo. Lo scheletro in legno della scultura è stato realizzato in collaborazione con l’architetto Giuseppe Grant, parte del collettivo Orizzontale. Con l’incedere del tempo, Paphos continuerà a crescere grazie all’addizione di ulteriori interventi. Precedenti esperienze di tale ricerca sono state esposte alla galleria Bombon Projects di Barcellona (giugno 2021) e al Museo Sala Veronicas di Murcia (gennaio 2022).

Opere permanenti:

Ludovica Carbotta, Paphos, 2022, installazione, scultura in evoluzione; 700 x 500 cm

Aggius (SS), Sardegna

PER IL BORGO DI AGGIUS L'IDEA È QUELLA DI PRESENTARE UN'ENTITÀ IN COSTANTE PROGRESSIONE: PAPHOS. IL PROGETTO AL QUALE STO LAVORANDO DAL 2020 METTE A CONFRONTO LA NOZIONE DI CRESCITA CON QUELLA DI PROCESSO SCULTOREO. IN QUESTO CASO DIVENTA UNA SCULTURA PRATICABILE CHE SEMBRA ESSERSI ADATTATA E AVER RICEVUTO LE SUE FORME DAL PROPRIO AMBIENTE GEOGRAFICO. COLLOCATA NELLO SPAZIO PUBBLICO CONTINUA LA SUA CRESCITA IN MANIERA SPROPORZIONATA E SI VESTE DI ELEMENTI CHE CONTRADDISTINGUONO LA CULTURA, I VALORI E L'AMBIENTE LOCALE

Dopo il diploma in Pittura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Ludovica Carbotta (Torino, 1982) perfeziona la sua formazione laureandosi in Fine Art alla Central Saint Martins di Londra. Sempre nella stessa città consegue un Master in Fine Arts alla Goldsmiths University.

La sua pratica artistica si concentra sull’esplorazione fisica dello spazio urbano e su come gli individui stabiliscono connessioni con l’ambiente in cui abitano. In bilico sui confini tra realtà̀ e finzione, i lavori recenti combinano installazioni, testi e performance che prendono la forma di ambienti di media scala. Attraverso di essi, Carbotta riflette sulla nozione di sito, identità̀ e partecipazione. Nello specifico, in questa fase della sua ricerca, sta esplorando quella che l’artista stessa definisce “specificità̀ del sito fittizio”, ovvero una forma di pratica artistica site-oriented che prende in considerazione sia luoghi immaginari sia luoghi reali che prendono forma a partire da contesti fittizi, recuperando il ruolo dell’immaginazione come valore per costruire la nostra conoscenza. Secondo Carbotta, infatti, con l’immaginazione è effettivamente possibile creare un luogo a cui appartenere, ma questo sarà̀ inevitabilmente influenzato dalla realtà̀ del linguaggio che lo costituisce come oggetto.

Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in istituzioni prestigiose, in Italia e all’estero, come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino, 2019) e la Fondazione SmART (Roma, 2019), il The Drawing Center (New York, 2018 e 2019) e Museu do Louvre Pau Brazyl (Sao Paolo, 2019). Fra i premi di cui è stata insignita, ricordiamo la Menzione Speciale al Premio ITALIA (Museo MAXXI, Roma, 2016) e il Premio New York (ISCP/Columbia University, New York, 2018). Ludovica Carbotta è una delle due artiste italiane selezionate da Ralph Rugoff, curatore della 58a Biennale di Venezia, per la mostra internazionale della manifestazione veneziana.

L'INTENTO PRIMARIO È DI REGISTRARE COLLETTIVAMENTE IL PASSAGGIO DEL TEMPO, PROVARE A MISURARLO A PARTIRE DA ELEMENTI CONOSCIUTI COME QUELLO DELLA FORMA ARCHITETTONICA DI PARTENZA. DOPO I PRIMI SOPRALLUOGHI REALIZZATI AD AGGIUS, UNO DEGLI ASPETTI SALIENTI RINVENUTI DALL'ESPERIENZA SUL CAMPO, E AL QUALE L'INTERVENTO SI ISPIRA, È LEGATO AL RAPPORTO DEGLI ABITANTI DEL BORGO CON IL TEMPO, ELEMENTO INDIVIDUABILE SIA NELLE ATTIVITÀ DI TESSITURA DELLA LANA CHE NELLA CURA DEL PAESAGGIO. IDEALMENTE, QUESTO TIPO DI GENESI FORMALE NON AVRÀ, IN SENSO STRETTO, NÉ UN INIZIO NÉ UNA FINE

Aggius (SA)
Sardegna

Aggius è un piccolo borgo di circa 1.427 abitanti della provincia di Sassari, nella subregione storica della Gallura. Sorge ai piedi di una cresta granitica e la presenza dell’uomo nel territorio si attesta già̀ dall’epoca preistorica, come dimostrano le tracce ancora presenti in tutta l’area circostante il centro abitato: ripari sotto roccia, grotte, tafoni, nuraghi, domos de janas e conche sono ancora gli elementi di un paesaggio in cui il granito è il segno distintivo. Nel 1726 un rapporto molto dettagliato delle autorità̀ locali attribuisce ad Aggius il ruolo di paese leader nel traffico clandestino di cereali. Sulla facciata del palazzo della vecchia Pretura, oggi sede del Museo del banditismo si legge: “scandaloso ricovero e favore… di banditi e facinorosi”.

Il Museo di arte contemporanea AAAperto raccoglie e riordina in modo organico tutte le opere lasciate dagli artisti che negli anni hanno qui soggiornato lasciando che i luoghi, la gente, la cultura, le tradizioni, i colori e i profumi fossero per loro fonte di ispirazione, tra cui: Maria Lai, Giovanni Campus, Rosanna Rossi, Narcisa Monni, Vittoria Soddu, Simone Sanna, Gianni Polinas, Luigi Musa, Jurgen Gabriel, Tellas.

Si ringraziano: Lina Nilausen Carbotta, Giuseppe Grant per Orizzontale Architettura, Francesco Pirrone, Mario Saragato, il sindaco Nicola Muzzu, il vicesindaco Mara Sanna, gli assessori e i consiglieri comunali di Aggius, in particolare Andrea Mantinesu, Antonello Addis e Andrea Muzzeddu. I bambini di Aggius. L'Agenzia Regionale Fo. Re.S.T.A.S | Sardegna Forestes, Falegnameria FGM di Franco Addis e GianMario Concas, Maurizio Peru, Ugo Pintore, Il b&b Li Criasgi e Claudia Pulixi. Le tessitrici Tomasina Addis, Stefania Carta e Giovanna Piras. I fornitori Angela Sanna, Giammario Muntoni e P.M.3 s.r.l.; Maccaferri Aldo | Fondazioni a Vite. Tutti quelli che faranno crescere Paphos.