Isaac Chong Wai
Post-Mythical Accidents
a cura di
Giulia Pollicita
Castiglione di Sicilia (CT), Sicilia
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Post-Mythical Accidents è un’opera pubblica diffusa dell’artista basato a Berlino Isaac Chong Wai che indaga la complessità stratificata inscritta nel paesaggio della Sicilia orientale. Intrecciando realtà, mito, religione e magia, l’intervento di Chong si snoda in una serie di installazioni sparse per il comune di Castiglione di Sicilia. Osservando la meraviglia e il costante timore di vivere ai piedi del vulcano Etna – fonte di vita e minaccia costante di incerta benevolenza – l’artista riflette su come la forza incontrollabile della natura dia forma a un senso di immanenza nel pensiero e nel comportamento umano. Rifugiandosi nel mito, nella fede o nella superstizione, tentiamo di schernire il fato e penetrare il mistero della natura. Forzando l’inspiegabile entro la creazione di miti e narrative, gli esseri umani incasellano ciò che non possono prevedere all’interno di una visione antropocentrica. Le installazioni Accidental Confessional e Lightless Chandelier indagano la persistenza del mito e della religione, intrecciando tracce omeriche con la tradizione cristiana. Accidental Lava Stone got stuck in a Bus Stop e Accidental Lava Stone hits a Facist Ornament si collegano alla leggenda mediterranea di Ulisse e Polifemo e al mito dei Faraglioni di Acitrezza, dialogando con il territorio circostante e la storia recente. Shangai (2022), che è la traduzione italiana del noto gioco Mikado, rappresenta lo spazio in cui si articola l’incontro tra mistificazione, esotismo e culture differenti, nonché̀ un campo da gioco senza regole, dove l’ordine stabilito è revocato e le esperienze del reale e dell’irreale, della storia e del mito, della religione e dell’istinto primitivo di sopravvivenza, si confondono. In questo scenario, il “post-mitico” rappresenta una regione ibrida dove le regole della realtà vengono interrotte e dove la narrazione, la finzione, la fantasia e la magia impongono un nuovo ordine.

LA NATURA, LE RELIGIONI, I MITI E LE CREDENZE NON SI SPIEGANO MAI SENZA I DESIDERI E I BISOGNI DELL'UOMO. LA CULTURA, LA STORIA E LA RELIGIONE DEL PAESE SI INTERSECANO CON LA SUA COLLOCAZIONE GEOGRAFICA AI PIEDI DELL'ETNA, UN VULCANO VIVENTE CHE MINACCIA POTENZIALI DISASTRI E INCIDENTI. SULLA BASE DEI MITI LOCALI, PER OGNI OPERA D'ARTE HO CREATO DEI ‘POST-MITI’ CHE COLLEGANO GLI OGGETTI RELIGIOSI O ARCHITETTONICI, PROGETTATI PER SODDISFARE I DESIDERI SPIRITUALI, FISICI E POLITICI DELLE PERSONE, CON LE STORIE DEI PERSONAGGI MITOLOGICI DELL'ETNA COME VULCANO, CICLOPE, TIFONE, ODISSEO E ZEUS

Attivo tra Berlino e Hong Kong, Isaac Chong Wai (Guangdong, 1990) lavora con diversi media tra cui performance, scultura, video, pittura e fotografia. La sua pratica dispiega la lotta dell’impotenza, della precarietà e della violenza strutturale nelle sfere sociali e politiche e si confronta con i temi della memoria collettiva transnazionale e della ferita. Influenzato da fenomeni personali e internazionali, affronta temi di collettivismo e individualismo, geopolitica, politiche identitarie, LGBTQ, relazioni di potere e decentramento, movimenti sociali e commemorazione nello spazio pubblico.
Tra le sue mostre personali si ricordano Bilsart, Istanbul (2021); Blindspot Gallery, Hong Kong (2019); Zilberman, Berlino (2019); Kunstraum München, Monaco di Baviera (2018); Goethe Institut, Hong Kong (2018); Museo Bauhaus, Weimar (2016). Il suo lavoro è stato esposto in spazi e istituzioni internazionali Kunstraum Kreuzberg/Bethanien, Berlino (2021); Museo Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Seoul, Biennale di Innsbruck e IFFR, Rotterdam (2020); Museo di Arte Contemporanea, Taipei e Guangdong Times Museum, Guangzhou (2019). Chong ha ricevuto una borsa di studio al Kulturakademie Tarabya e il Talent Award al Jutta Cuny-Franz Memorial Award al Kunstpalast Museum nel 2020 e al Warsteiner Bloom Award nel 2019. È uno degli artisti partecipanti a Urban Heat dal 2015 al 2018. Gli è stato assegnato il premio Artist Scholarship Program della Burger Collection nel 2016 e il Bauhaus Essentials Award nel 2015 e 2014. Si è laureato presso la Hong Kong Baptist University con una laurea in arti visive e presso la Bauhaus- Universität di Weimar, in Germania, con un MFA in Public Art and New Artistic Strategies.

QUANDO IL NOSTRO PRESUNTO MONDO DELLA REALTÀ VIENE SPIEGATO ATTRAVERSO MITI IL CUI CARATTERE CONTIENE QUALCOSA DI IRRAZIONALE, È COME SE SI GENERASSE UN INCIDENTE.

RIFLETTENDO SULLA CREAZIONE DEI MITI E SUL POTERE DELLE NARRAZIONI INTEGRATE IN UN CONTESTO RELIGIOSO, CULTURALE O POLITICO, SONO INTERESSATO A SOTTOLINEARE L'ASSURDITÀ DI UN APPROCCIO ANTROPOCENTRICO, IMPEGNATO NEL TENTATIVO DI CONTROLLARE LA NATURA E L'IMMANENZA CHE CONTRADDISTINGUE INVECE L'INDOMITA ESSENZA DELLA NATURA STESSA

Castiglione di Sicilia (CT)
Sicilia

Con i suoi 120 kmq, Castiglione di Sicilia è uno dei comuni più̀ estesi della provincia di Catania. Conta una popolazione di circa 3.000 abitanti, suddivisi tra il centro storico vero e proprio e le varie frazioni Gravà, Mitogio, Passopisciaro, Solicchiata, Rovittello, Verzella. Il territorio ricade in due parchi regionali, quello dell’Etna e quello dell’Alcantara. Il territorio si spinge a sud fino ai crateri sommitali del versante Etna Nord, a nord fino al fiume Alcantara, fiume conosciuto soprattutto per le famose Gole dell’Alcantara, veri e propri canyon che attraversano una secolare colata lavica etnea.

L’antica città medievale era caratterizzata da una cinta muraria con nove porte di accesso denominate: del Re, dello Speziale, del Castello, della Pagana, della Giudecca, del Portello, della Bucceria, di San Pietro, di San Martino – burgum o porta Priolo, mentre esternamente restavano i borghi. Quel che resta del tessuto urbanistico antico è il classico centro medievale con i vicoli a raggiera che raggiungono la parte sommitale dove, alto e maestoso, il Castello di Ruggero di Lauria domina tutto il territorio. Curiosando nel centro storico significativa è la presenza di antichi palazzi nobiliari dove si nota evidente l’alternarsi, così come nelle chiese, di elementi architettonici e costruttivi in pietra lavica e arenaria. Su diversi prospetti e antichi palazzi fanno bella vista dei mascheroni, anche in questo caso in pietra lavica o arenaria. Il territorio è famoso nel mondo per la produzione di vini Etna Doc. Il comune fa parte dei Borghi più̀ Belli d’Italia.

Si ringraziano Antonio Camarda - Sindaco di Castiglione di Sicilia, Michele La Rosa, Padre Orazio Greco, Moiz Zilberman, Zilberman Gallery, Renato Leotta, Istituto Sicilia, Paolo Fontana, Lotte Laub, Gizem Demirgelik, Leo Gerstberger, Isidoro Mazza e Anna Mignosa, Mariavittoria Capodicasa, Annalaura Capodicasa e Sergio Pollicita.